PERCORSO DI PEER-EDUCATION
Nelle giornate del 9, 10 e 11 ottobre 2023, sono stati formati circa 66 peer delle classi terze superiori di tutti gli indirizzi liceali del Liceo Fermi di Cecina (cinque-sei per ognina delle 12 classi, scelti dalla scuola per le loro doti motivazionali e di leadership), perché a loro volta potessero effettuare il loro intervento come peer-educator in coppia in una classe prima o seconda.
L’intervento di peer education ha riguardato tutte le classi prime e seconde del Liceo e i peer hanno riportato, prima nella propria classe e successivamente nelle classi del biennio, l’esperienza acquisita.
Gli interventi di peer-education sono stati sostanzialmente due:
CONOSCI IL CONSULTORIO? – un incontro di due ore nella classe designata alla presenza di operatori del consultorio
NON DOVER ESSERE – due incontri di due ore ciascuno nella classe designata.
CONOSCI IL CONSULTORIO?
Il Consultorio ha effettuato nelle scuole (terze medie e prime superiori) incontri di due ore, con
ostetrica e psicologa, per parlare dei seguenti argomenti:
Conoscere il corpo che cambia e la riproduzione, uso dei contraccettivi, prevenzione delle malattie
sessualmente trasmissibili e conoscenza di esse.
Cambiamenti psicoemotivi, problematiche psicologiche/relazionali legate all’adolescenza, accettazione
del sé, disturbi alimentari, stato di genere.
Fenomeni sociali: bullismo e cyber-bullismo.
Il Consultorio, le sue strutture, i suoi interventi e le modalità di accesso.
Nelle tre giornate di formazione dei peer, i ragazzi delle terze superiori saranno formati per poter
autonomamente trasmettere queste conoscenze ad una classe di studenti di prima o seconda superiore.
NON DOVER ESSERE
Presso il Consultorio delle Valli Etrusche, è stata svolta un’indagine tra giovani dai 14 ai 25 anni, ponendo alcune domande aperte.
Alla prima domanda, aperta e generica: “Che cosa provoca malessere in voi giovani?”, le risposte sono
state quasi invariabilmente dello stesso tenore:
“il giudizio degli altri che crea ansia”; “ti vedi diverso e vedi in cosa non vai bene”; “ il disagio con il
proprio corpo”; “bisogna sempre essere perfetti, corrispondere a ciò che ci mostrano i social”; “il
paragone con i modelli sul piano fisico attraverso i social”; “i social, dove le persone giudicano le altre
senza conoscerle e questa cosa è bruttissima perché uno ci rimane male”; “l’apparenza da mantenere
sempre con gli altri”; “l’uso dei social che ti fa sempre sentire inadeguata: magari vedi quello che si
diverte…”; “relazioni sentimentali e amicali che creano insicurezze: magari le mie amiche hanno quel
fisico e io no…”; “le etichette che ci affibbia l’altro”; “i coetanei possono giudicare l’estetica e il
giudizio ti può far star male”; “sentirsi giudicati dai coetanei per una diversità”; “il peso delle aspettative
legato soprattutto ai voti”.
I dati di una indagine del 2022 svolta su 5721 studenti dai 13 ai 19 anni realizzata da Laboratorio
Adolescenza e Istituto di Ricerca IARD sostanziano quanto da noi osservato.
Alla domanda: “Ti senti soddisfatto/a del tuo aspetto fisico?”
Hanno risposto “NO” il 60,7% delle femmine ed il 38,2% dei maschi.
Questi riconoscono l’influenza della moda, della pubblicità, degli influencer sul rapporto che hanno con il
proprio corpo (molto o abbastanza per il 68,5% di essi).
Con il percorso che proponiamo desideriamo aiutare i giovani a mettere in discussione le premesse che li
portano a soffrire di un senso di inadeguatezza e a causa del giudizio degli altri.
Il percorso delineato punta fortemente sull’attivazione del pensiero critico.
Secondo la definizione dell’UNESCO il pensiero critico è un processo che richiede di porsi le domande
appropriate, raccogliere e disporre creativamente le informazioni disponibili, collegare le nuove
informazioni alle conosenze esistenti, ri-valutare le credenze e gli assunti, ragionare logicamente e trarre
conclusioni affidabili.
Il pensiero critico consente di ridurre gli effetti della nostra visione egocentrica, sociocentrica e
etnocentrica sul nostro pensiero e sulle nostre azioni, spesso errati, distorti, parziali, uniformi e
pregiudiziali.
Occorre porsi domande e cercare le risposte senza dare niente per scontato.
Una modalità per promuovere il pensiero critico è l’apprendimento cooperativo (cooperative learning):
una disciplina collettiva che si basa sulla riflessione di tutti i membri del gruppo. Dal momento che
richiede interazione, pratica e riflessione aiuta gli studenti ad essere autonomi, ad esprimersi, a maturare
socialmente e ad apprendere attraverso un processo di ricerca sociale.
Il nostro percorso ha previsto due incontri di 2 ore ciascuno sulle seguenti tematiche:
1) Visti da fuori
2) Mass media
3) Ideale di bellezza
4) E allora che si fa?
Per tutti e quattro i moduli sono previste attività prima a coppie (eccetto per l’ultimo modulo), poi in
gruppi di 6 studenti e infine è prevista la restituzione in plenaria (a tutta la classe) da parte di uno o due
rappresentanti di ciascun gruppo.
1) Visti da Fuori
Visti da fuori è un procedimento di estraniamento, un invito ad osservare la nostra società da fuori, per
vedere come insolito, estraneo, ciò a cui siamo abituati da sempre. E’ un invito ad osservare quanto certe
dinamiche possano provocare sofferenza.
2) Mass Media
E’ un invito a riflettere sui mass media, sui messaggi e sui valori da questi veicolati. Una particolare
attenzione è dedicata al ruolo della donna nei mass media, ai messaggi della pubblicità ed alle modalità
con le quali le immagini vengono create e modificate.
3) Ideale di bellezza
E’ richiesta una riflessione sull’ideale di bellezza per le femmine e per i maschi e sulle conseguenze
negative in termini di tempo, denaro e costi emotivi che questi ideali perfezionistici determinano.
4) E allora che si fa?
E’ un invito all’azione. Ciascun sottogruppo in autonomia stabilisce due linee di azione
Si allega il link all’articolo pubblicato suk sito dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest:
- https://www.uslnordovest.toscana.it/notizie/11198-valli-etrusche-66-alunni-del-liceo-fermi-di-cecina-alla-prima-esperienza-di-scuole-che-promuovono-salute