PROGETTO
“SONO IO”

Fondo permanente per il contrasto del fenomeno del cyberbullismo

 

CARATTERISTICHE DEL PROGETTO

L’adolescenza è contrassegnata da importanti cambiamenti fisici, psicologici e sociali che generano spesso nei
giovani stress, ansia e insicurezza ad ogni passo che conduce al diventare adulti. L’adolescente deve imparare come far fronte allo stress del cambiamento, affrontare le emozioni e, al contempo, determinare la natura delle dinamiche con i pari e gestirne la pressione. A ciò si aggiunge la sempre maggiore consapevolezza del ruolo del proprio aspetto esteriore all’interno del gruppo, che di fatto determina il maggior mezzo di riprova sociale e, di conseguenza, di valutazione di sé.

Fenomeni come il body shaming sono fenomeni sociali che gravano per diversi aspetti sulla vita di ragazzi e ragazze e, in particolare, su autostima, tono dell’umore, salute fisica, senso di efficacia personale, vita sociale e interesse scolastico.
Il progetto si è incentrato sui comportamenti a rischio all’interno del web e dei social media, soffermandosi con particolare attenzione sul body shaming tra gli adolescenti, partendo dalle pratiche dei ragazzi al fine di attivare riflessioni e coinvolgerli nel loro quotidiano.
Il progetto ha ampliato l’offerta formativa con attività e focus group rivolti ai genitori su sharenting e su come migliorare il dialogo con i propri figli.

OBIETTIVI FORMATIVI E COMPETENZE ATTESE AL TERMINE DEL PROGETTO

Obiettivi:
• Sviluppare la consapevolezza di sé, degli altri, di sé tra gli altri
• Valorizzare le abilità personali in particolare le competenze legate all’intelligenza emotiva e alle abilità trasversali
(soft skills)
• Potenziare la capacità di lavorare insieme
• Acquisire capacità critica
• Apprendere il linguaggio audiovisivo
• Potenziare la media literacy tra gli studenti e i genitori
• Potenziare l’uso consapevole e responsabile delle nuove tecnologie e network
Competenze:

• Sapersi raccontare e saper raccontare gli altri
• Saper accettare se stessi
• Saper parlare di sé, degli altri, con gli altri, per gli altri
• Saper dare voce a chi non ce l’ha
• Saper gestire le dinamiche di gruppo, cooperare, saper dare il proprio contributo in vista di un obiettivo comune
• Saper utilizzare tecniche audiovisive

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ REALIZZATE

Gli alunni e le alunne sono stati suddivisi in piccoli gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi
corresponsabili del reciproco percorso (cooperative learning). I docenti e le docenti hanno assunto a un ruolo di facilitatori

e organizzatori delle attività, strutturando ambienti di apprendimento onlife in cui gli alunni e le alunne, favoriti da un
clima relazionale positivo, hanno trasformato ogni attività in un processo di “problem solving di gruppo”, conseguendo
obiettivi la cui realizzazione ha richiesto il contributo personale di tutti.
• Drammatizzazioni
• Storytelling
• Improvvisazione
• Narrazione di sé attraverso drammatizzazione e linguaggi non verbali
• Attività di ripresa video e fotografica
• Creazione di contenuti digitali multimediali attraverso l’utilizzo di software e app (video/cortometraggio)
I genitori sono stati invitati a partecipare ad attività informative e formative su bodyshaming, sharenting e strategie di
comunicazione con gli zoomer e i gen Alpha; con l’aiuto di esperti sono stati coinvolti in role playing, focus group e circle

time per potenziare l’ascolto e le competenze comunicative.

METODI DIDATTICO-FORMATIVI UTILIZZATI
Formazione di gruppi di lavoro volti alla ricerca su cos’è, come si previene e come si contrasta il body shaming tra i giovani attraverso:
• didattica laboratoriale
• laboratori interdisciplinari
• role-playing
• circle time
• peer education
• focus group

• cooperative learning
• percorsi formativi per docenti e genitori

MODALITÀ DI COINVOLGIMENTO DELLE RISORSE PROFESSIONALI INTERNE ALLA SCUOLA
Docenti di Area corporeo-espressiva, Linguistico-letteraria, Tecnico-scientifica hanno utilizzato diverse
metodologie didattiche: lezione frontale, dialogata, in apprendimento collaborativo e laboratoriale, problem solving, brainstorming, circle time, role-playing e peer education valorizzando la partecipazione attiva di alunni e alunne.
Le molteplici risorse professionali e gli spazi interni ed esterni alla scuola sono stati messi in relazione con le risorse istituzionali del territorio, hanno lavorato all’interno di una collaborativa rete di relazioni: un insieme di unità operative che hanno operato in modo integrato e organico, valorizzando spazi espositivi e di performance artistico-musicali reali e virtuali, e la strumentazione fotografica, musicale e cinematografica in dotazione alla scuola.

Per promuovere l’inclusione di tutti nei momenti di cooperative learning sono stati formati piccoli gruppi di lavoro al fine di realizzare le condizioni per un’efficace collaborazione e per un buon apprendimento, in vista di un risultato comune: gli alunni e le alunne hanno partecipato alle varie attività proposte, ideando, progettando e realizzando iniziative connesse con i temi del progetto.
I docenti delle diverse aree disciplinari sono stati impegnati in attività di formazione sulle strategie antibullismo e sulla didattica attiva in modo da accompagnare gli alunni/e nelle attività di peer tutoring e peer education, per un passaggio spontaneo di conoscenze, esperienze ed emozioni tra pari.

MODALITÀ DI COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE
• Incontri di informazione e formazione sul tema del cyberbullismo, del body shaming e dello sharenting
• Incontri di formazione su come potenziare l’ascolto e la comunicazione con gli zoomer e i gen alpha.
• Restituzione finale del prodotto (evento finale)

ORIGINALITÀ E INNOVATIVITÀ DEL PROGETTO

• Progettazione di interventi indirizzati a coinvolgere studenti e studentesse in percorsi caratterizzati dalla
collaborazione di diversi linguaggi artistico-performativi, espressive poetico-narrative e da metodologie
didattiche innovative
• Progettazione di un laboratorio di apprendimento volto a favorire la comprensione dei legami possibili tra i
linguaggi scientifici e quelli creativo-espressivi
• Sperimentazione di percorsi co-progettati con l’utilizzo innovativo delle tecniche artistiche e delle tecnologie
digitali

STRUMENTI E TECNOLOGIE UTILIZZATE, FINALITÀ, MODALITÀ DI IMPIEGO
Realizzazione di un prodotto multimediale (video, cortometraggio …) attraverso l’utilizzo di software, app. e dispositivi per foto e cinematografia.

AZIONI SPECIFICHE PER LA VALUTAZIONE, LA DOCUMENTAZIONE E LA DIFFUSIONE
Modalità e strumenti di valutazione inerenti al raggiungimento degli obiettivi formativi e di competenze
Oltre al monitoraggio delle presenze, sono stati somministrati:

• in fase iniziale un questionario appositamente elaborato per esplorare aspettative, bisogni e propositi dei
partecipanti (alunni e genitori);
• in fase finale un altro questionario per valutare l’impatto del progetto sulla comunità scolastica nonché il livello
di consapevolezza del fenomeno del cyberbullismo, del body shaming e dello sharenting (alunni e genitori).
Sono stati inoltre implementati un monitoraggio e una valutazione relativa al rispetto dei tempi (diagramma di Gantt), agli obiettivi e alle competenze del progetto mediante l’osservazione sistematica (griglie di osservazione e di autovalutazione) su metodo di lavoro, comportamento, impegno, partecipazione, sviluppo di capacità creative e progettuali, uso di linguaggi verbali e non verbali, grado di autostima, autonomia operativa.
Essa tende a valutare, tramite rubriche e debriefing sulle conoscenze e sulle competenze acquisite:
la realizzazione finale dei prodotti;
• l’acquisizione da parte degli alunni di una maggiore sensibilità ai fenomeni di prevaricazione;
• il miglioramento di comportamenti pro sociali;

• il rispetto delle regole di convivenza;
• una maggiore conoscenza e consapevolezza del mondo degli zoomer e della gen alpha da parte di docenti e
genitori.

MODALITÀ DI DOCUMENTAZIONE DEL PROCESSO EDUCATIVO NELLE DIVERSE FASI DEL PROGETTO
La documentazione ha lo scopo di restituire una situazione educativa o una sua porzione, rende ben visibili le buone pratiche educative.
La documentazione è utile per tutta la comunità scolastica:
• per le famiglie, perché restituisce momenti di vita e di attività e consente di essere partecipi del vissuto
quotidiano del loro figlio/a
• per il territorio, che così può conoscere la cultura della scuola;

• per gli educatori, in quanto permette l’esame retrospettivo del proprio operato stimolando l’assunzione di
atteggiamenti autocritici e di crescita professionale.
Modalità:
• Raccogliere in una repository le informazioni, i dati, le immagini, i materiali che meglio uniscono quanto accaduto
in relazione a ciò che si vuole documentare attraverso registri/schede/foto e video.
• Selezionare i contenuti dopo aver stabilito per chi e perché documentare
• Realizzare il progetto testuale, grafico, multimediale
• Realizzare la documentazione dando vita a quanto progettato in precedenza
Devono esserci:
• chiarezza rispetto agli obiettivi della documentazione;
• presenza di riferimenti temporali e organizzativi del progetto;
• presenza di schemi, sintesi, grafici e immagini che consentano di visualizzare i passaggi chiave di quanto
documentato;

• presenza di allegati (foto, schede di lavoro, disegni, prodotti multimediali);
• presenza di riferimenti bibliografici che rimandino al quadro teorico di riferimento

MODALITÀ DI DIFFUSIONE E COMUNICAZIONE DELLE ATTIVITÀ NELLE DIVERSE FASI DEL PROGETTO
Diario di bordo– Riunioni con i soggetti chiave interessati – Copertura dei mezzi di comunicazione (articoli sulle newsletter della stampa locale, comunicati stampa, interviste ecc.) – Filmati e documentazione fotografica delle varie fasi di lavoro Visibilità sui media sociali e attrattiva del sito web dell’Istituto Comprensivo “Sansovino” di Monte San Savino – Partecipazione agli eventi pubblici – Diffusione dell’elaborato conclusivo in modalità audio-visiva